<p>UCRAINA: RC AUTO GRATIS PER I RIFUGIATI CHE ARRIVANO IN ITALIA</p>

UCRAINA: RC AUTO GRATIS PER I RIFUGIATI CHE ARRIVANO IN ITALIA

Roma, 22 marzo 2022 - L’ANIA, Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, comunica che, su propria iniziativa, il mercato assicurativo si farà carico dei premi relativi alle polizze di frontiera per i rifugiati ucraini che arrivano in auto in Italia.

La drammatica situazione di questi giorni sta, infatti, determinando l’ingresso in Italia di veicoli provenienti dai territori in guerra, privi di Carta Verde o di altra valida assicurazione rc auto.

Così, l’UCI, l’Ufficio Centrale Italiano, in piena sintonia con l’ANIA, ha emesso polizze di frontiera gratuite della durata di 30 giorni per i rifugiati che ne faranno richiesta.

Un aiuto concreto ai profughi in fuga dalla guerra, che testimonia la vicinanza del settore assicurativo nei confronti di un popolo che sta soffrendo ed è costretto a scappare dal Paese. 

Di seguito i dettagli dell’iniziativa:

Le polizze di frontiera consentono di circolare per un determinato periodo di tempo sul nostro territorio con un veicolo immatricolato in un Paese extra UE. La copertura gratuita per le auto con targa ucraina sarà rilasciata su richiesta del soggetto interessato che dovrà dichiarare, tramite un’autocertificazione bilingue, di essere autorizzato a utilizzare il veicolo qualora questo risulti intestato a una persona diversa o a un soggetto giuridico.
L’emissione avverrà esclusivamente in remoto con invio per email del certificato.
Per ottenere la polizza di frontiera occorre inviare la richiesta all’indirizzo [email protected] allegando i seguenti documenti:

  • copia fronte retro del libretto di circolazione del veicolo;
  • copia della terza pagina del passaporto del detentore del veicolo;
  • l’autocertificazione compilata e firmata.

Basta poi fornire un indirizzo di posta elettronica dove inviare la scansione della polizza, il cui originale sarà trattenuto dall’UCI fino all’eventuale richiesta di ritiro da parte dell’intestatario.

Il Comunicato (in versione pdf)